E’ Gabriele Lavia, il nuovo direttore del Teatro di Roma, associazione partecipata da Comune, Regione, Provincia, che riunisce i teatri Argentina, India, Tor Bella Monaca e Quarticciolo. Come sottolineato dal sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, Lavia sarà in grado di dare attualità e fascino alla grande tradizione dei classici. Come presidente della commissione Cultura, partecipando alla conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore, ho avuto modo di confermare il mio giudizio positivo sul nuovo consiglio di amministrazione del Teatro di Roma, che insieme alla nuova direzione ha dimostrato da subito il proprio spessore professionale. In particolare intendo porre l’accento positivo su quanto detto dal presidente Franco Scaglia rispetto alla volontà di rilanciare il Teatro di Roma, ultimamente caratterizzato da una identità confusa e appannata, anche grazie al progetto che lo vorrebbe tatro nazionale per la diffusione e promozione dei classici. Tutto questo senza abdicare alla volontà di aprire all’innovazione e alla sperimentazione dei nuovi linguaggi teatrali, utilizzando in particolare la struttura del Teatro India. Questi progetti sono temi importanti che la nuova e prestigiosa direzione artistica di Lavia, che dovrà affrontare nel prossimo futuro unitamente alla questione dell’istituzione di una compagnia stabile, in grado di portare il marchio del Teatro di Roma negli altri teatri del Lazio e dell’Italia, e a quella ridefinizione di un cartellone che affermi maggiormente i classici. Un’altro scenario importante sarà quello dell’acquisizione da parte del Teatro di Roma del Teatro Valle, nei confronti del quale occorrerà fare un approfondito discorso gestionale, con l’augurio di poter completare l’offerta teatrale cittadina e nazionale, attraverso la valorizzazione della commedia dell’arte, espressione artistica che tutto il mondo ci invidia e che paradossalmente risulta quasi del tutto assente sia nel panorama romano che italiano.
