Il capolinea del tram 8 è pronto per essere spostato da largo di Torre Argentina a piazza Venezia. Il progetto disegna una diversa architettura della mobilità nel centro della città, consentendo il recupero di importanti porzioni del centro e migliorando la razionalità dei collegamenti. Il progetto di spostamento del capolinea del tram 8, che ridefinisce la circolazione sul percorso via Florida, via delle Botteghe Oscure, via di San Marco, piazzatta San Marco, vuole porre fine alla collocazione provvisoria che va avanti da dodici anni, ottenendo così la riqualificazione dello spazio antistante il Teatro Argentina. La realizzazione dell’intervento richiede 24 mesi dall’avvio del cantiere. I costi sono stati quantificati in 8 milioni di euro già stanziati nel bilancio investimenti di Roma Capitale. Questo progetto, che ha avuto il via libera della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, ha come obiettivi principali il miglioramento della circolazione, una maggiore sicurezza e fruibilità grazie all’aumento delle aree pedonali dotate anche di percorsi per persone disabili con ridotta capacitò motoria e per gli ipovedenti e infine la tutela del contesto archeologico e ambientale. Esprimiamo grande soddisfazione per la presentazione di questo progetto, in quanto con questo atto si compie il primo passo per portare a compimento una delle battaglie storiche del centrodestra romano, iniziata dall’ex capogruppo di Alleanza nazionale in Consiglio comunale, Marco Marsilio. Grazie al progetto, sarà infatti possibile riqualificare l’intero quadrante e liberare la bella facciata del teatro di Roma. Con estremo piacere abbiamo inoltre appreso che in riferimento all’area sacra di largo Argentina, esisterebbe un progetto di recupero e valorizzazione a cui sta lavorando da anni la Sovraintendenza di Roma Capitale. In questo senso, alla luce anche del lavoro che stiamo portando avanti con il delegato al Centro Storico, Gasperini, per la delibera di valorizzazione della Torre del Papitto, chiedereme al sovrintendente Broccoli di venire in commissione Cultura per valutare congiuntamente il progetto, esprimendo insieme all’assessore Croppi le opportune osservazioni di indirizzo.
