Via libera dal Consiglio comunale, con voto unanime, al primo decreto legislativo su Roma Capitale. Un risultato unitario, come sottolineato dal sindaco Alemanno, che dimostra l’importanza delle riforme condivise e che costituisce un significativo passo in avanti per Roma verso il pieno status di Capitale. Il testo approvato rispetto a quello proposto contiene alcune modifiche che dovranno essere vagliate dal Governo, tra cui figurano tra i principali emendamenti quello di 60 consiglieri e non 48; 15 assessori e non 12; e un numero di Municipi non più fissato a 12 ma determinato dallo Statuto. L’ente Roma Capitale nascerà ufficialmente all’atto dell’approvazione del decreto in seconda lettura da parte del Governo, grazie alla quale saranno trasferiti i nuovi poteri. A margine, voglio sottolineare inoltre che per quanto riguarda il tema della incompatibilità di componenti della Giunta capitolina e dell’Assemblea con altre cariche elettive, è di fondamentale importanza il dibattito. Nel prendere atto che é stato ritenuto che nella presente fase di espressione di parere in merito al decreto attuativo della Riforma non si possa tecnicamente intervenire su tale ambito, che verrà comunque recepito come raccomandazione dalla Giunta capitolina e dal sindaco, é nostro intendimento intervenire in ogni fase, quale quella fondamentale della stesura dello Statuto di Roma Capitale, affinché tale fondamentale principio sia applicato. Non si può a questo riguardo non esprimere apprezzamento per casi come quello di Teodoro Buontempo, che ha ritenuto evidentemente incompatibile con il rilevantissimo ruolo di assessore alla Casa della Regione Lazio, quello di Consigliere provinciale. E’ infatti di tutta evidenza che per incidere al meglio su ambiti di notevole importanza come quelli governativi a livello regionale o comunale, si debba poter impiegare ogni propria risorsa, energia e tutto il proprio impegno al fine di rispondere al meglio alle esigenze della collettività che siamo chiamati a rappresentare.