Approfitto di questo mio sito per rispondere al sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro, che ieri tramite un lancio d’agenzia si è detto “stanco di sentire alcuni Consiglieri comunali di Roma che ci rimproverano di voler mummificare la cultura e di ridurre Roma ad un museo”. Se l’ottimo Giro si riferiva a me non posso che ricordare di non aver mai accusato nessuno, e che il termine mummificare non é mio ma del sovrintendente Broccoli, anche se ne condivido il senso. Negli ultimi giorni le mie dichiarazioni in merito, hanno evidenziato elogiando la scelta felice di aprire il Colosseo di notte, e rivendicando cosa indiscutibile, che Roma ha anticipato il Mibac creando due circuiti votati all’unanimità dal Consiglio comunale, che affidano al principio di sussidiarietà la valorizzazione delle aree museali e archeologiche con ottimi risultati. Non comprendo e dispiace pertanto la stizza di Giro che, nell’entusiasmo per il suo nuovo incarico ai Beni Culturali, si lascia troppo consigliare da alcuni soprintendenti molto legati ai precedenti governi, che hanno fatto carriere folgoranti, in qualche caso, senza vincere un concorso e che in altri ancora continuano ad essere promossi anche con il centrodestra, nonostante siano al centro di casi controversi come la demolizione del velodromo. I soprintendenti fanno un lavoro prezioso ma non possono in nessun caso sostituirsi a chi ha ricevuto un mandato elettorale e, come nel mio caso fanno i presidenti di commissione Cultura per la terza volta nei miei diciassette anni di Consigliere municipale del centro storico prima, e comunale poi, sempre eletto. Infine l’ottimo Giro dovrebbe spiegare ai romani per quale ragione nel biglietto del Colosseo, monumento simbolo di Roma, non ci sia una percentuale dedicata alla Capitale ma al contrario 2,50 euro di ogni biglietto vadano ad un privato per la fantomatica organizzazione di una mostra e altre attività culturali non certo memorabili. Da parte nostra collaboreremo sempre con Giro, che stimiamo, ma a cui chiediamo una maggiore autonomia dai tecnici.