Dei 500 milioni di euro che dovevano arrivare dal Governo per Roma capitale, ne arriveranno soltanto 300 dallo Stato, che verranno integrati da 200 milioni del Comune tra tasse e interventi. Un buon risultato portato a casa dal sindaco Alemanno, che è riuscito a strappare cento milioni in più a Tremonti rispetto ai duecento di cui si era parlato. In un momento di crisi come questo, per il sindaco è una vittoria in quanto Roma è l’unico comune che riceve qualcosa in un periodo di tagli. Per i 200 milioni che dovranno integrare la cifra iniziale il sindaco pensa che potranno arrivare attraverso tagli alla spesa, cominciando dai Cda delle municipalizzate ma tenendo fuori la spesa sociale, e poi da tasse e altri intterventi, tra cui si parla della tassa aeroportuale, ma allo studio ci sono anche altre ipotesi, come l’aumento dell’Ici sulle seconde case sfitte, l’aumento sull’occupazione di suolo pubblico e sulle affissioni pubblicitarie, oltre una tassa sui turisti su cui però si registrano dissensi da più parti. A mio giudizio questo si prospetterebbe un provvedimento negativo, in quanto questa eventualità penalizzerebbe gravemente l’economia turistica della nostra città, e che va contro tutte le iniziative messe in campo finora dall’Amministrazione comunale per sostenere il circuito turistico della Capitale. Mi auguro che il sindaco Alemanno riesca a evitare l’introduzione di un tale balzello assurdo e illogico, che oltre a non risolvere i problemi di bilancio arrecherebbe solo un danno a uno dei pilastri strutturali dell’economia romana e nazionale.