Si torna a parlare dell’Ospedale San Giacomo, uno dei più antichi della Capitale, che in questi ultimi tempi è passato attraverso alterne vicende. A questo riguardo, sono da sempre al fianco dell’Associazione Ricominiciamo da Trevi, che per prima è scesa in campo guidata dal suo presidente Roberto De Censi, e che si è battuta per la riapetura al pubblico dell’Ospedale San Giacomo, predisponendo a tal fine un progetto rimasto tra l’altro l’unico presentato a tutt’oggi. Abbiamo ritenuto doveroso non solo schierarci in modo solidale al fianco dei cittadini, ma di farci attivi promotori della presentazione in Consiglio comunale di Roma di una mozione per la riapertura del nosocomio, chiuso a causa della fallimentare gestione della sanità del Lazio da parte della giunta Marrazzo. La decisione successiva della Regione di stanziare fondi per ristrutturare il San Giacomo e trasformarlo in residenza sanitaria assistita, non rende affatto giustizia ne alla qualità dei servizi assicurati a livelli di eccellenza dalla struttura ospedaliera fino alla recentissima chiusura, e per i quali dispone dei mezzi e delle tecnologie necessarie, ne alle straordinarie funzioni sociali assolte in questo quadrante della città, nevralgico sotto tutti i punti di vista. Per tutelare al meglio le ragioni dei residenti e dell’amplissimo bacino di cittadini utenti della struttura, chiederò insieme al professore Fernando Aiuti presidente della commissione Sanità, a Dino Gasperini delegato al Centro Storico e Alessandro Cochi delegato allo Sport, di votare una mozione che impegni il sindaco e la giunta a ottenere che gli stanziamenti della Regione vengano finalizzati alla riapertura e alla sua riconversione a struttura dedicata primariamente all’emergenza.