Roma Capitale della cultura. Non vuole essere un luogo comune ma un’affermazione convinta. E’ infatti record nella Capitale per visitatori e spettatori di mostre e musei, che solo nel 2009 hanno registrato un numero di presenze pari a 1.447.922, con un incremento del 10% rispetto al 2008. L’Amministrazione capitolina ha lavorato molto in tal senso, presentando numerose iniziative culturali a tutto tondo, che se viste nell’ottica della grande crisi economica che ha attanagliato l’Europa, sono un vero e proprio successo. Tra le iniziative di punta dell’Amministrazione comunale figurano sicuramente le manifestazioni “Roma in scena” e “Roma segreta”, due nuovi circuiti culturali ideati lo scorso anno dalla commissione Cultura che presiedo, con il coordinamento di Zètema, che hanno permesso di poter apprezzare fino in fondo le aree museali e archeologiche della città. Ville, mitrei, musei, luoghi spesso chiusi al pubblico o poco conosciuti da riscoprire, accompagnati da performance teatrali, letture, concerti, danza e laboratori, per rendere vivi questi luoghi spesso che troppo a lungo sono stati considerati “per addetti ai lavori”. L’anno passato queste iniziative visto l’enorme successo riscosso nel periodo estivo, hanno avuto anche la loro versione autunnale, e proprio per questa risposta positiva hanno puntato a divenire un circuito ricorrente. A questo riguardo, abbiamo presntato questa mattina in Campidoglio i nuovi bandi di “Roma in scena” e “Roma segreta”, volti alla selezione di progetti di animazione culturale e spettacolo dal vivo e di visite didattiche presso le aree archeologiche, da realizzarsi come l’anno passato presso i Musei Civici e nei siti archeologichi della Capitale. Aspetto interessante che si prospetta per questa nuova edizione riguarda la sussidiarietà culturale, principio che indica la priorità delle iniziative che nascono dal “basso”, ovvero dalle persone, in un rapporto di partnership tra pubblico e privato, con una crescente presenza di soggetti privati impegnati a vario titolo nella promozione e valorizzazione delle istituzioni culturali. La particolarità quindi risiede nel fatto che la valorizzazione culturale vuole coinvolgere la collettività con la possibilità di partecipare attivamente alla riscoperta del nostro patrimonio storico-culturale.