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La scorsa settimana il Teatro Lido di Ostia, è stato occupato con un blitz da un gruppo di persone dei centri sociali. Il teatro chiuso da due anni e sorvegliato dai vigilantes del Comune di Roma, è uno dei tre di cintura, gli altri due stanno al Quarticciolo e a Tor Bella Monaca. L’impianto diretto dalla società Palaexpò, ricavava finanziamenti annuali, che seppur enormi -un milione di euro- lo facevano campare alla giornata. Come già spiegato nei particolari dall’assessore Croppi, la responsabilità della mancata riapertura del teatro è addebitabile alla Regione Lazio e all’inerzia dell’ex direzione artistica. La Regione infatti, doveva mettere i soldi come stabilito nel protocollo firmato lo scorso ottobre, ma non lo ha fatto mentre l’ex direzione artistica solo il giorno prima delle sue dimissioni inderogabili, ha presentato una stagione che andrà rivista radicalmente. Per quanto riguarda i centri sociali che ancora una volta mettono in scena l’occupazione dei cittadini, non possiamo che stigmatizzare una farsa che non merita più la minima attenzione da parte del Comune, ma solo quella delle Forze dell’Ordine. 

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Cultura, occupato il Teatro Lido di Ostia

Category: Notizie
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