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Sono dell’altro ieri le dichiarazioni di Riccardo Muti sul fatto che, al Teatro dell’Opera di Roma serva un rinnovamento totale e sul fatto che nella Capitale ci siano delle ingerenze politiche intorno allo storico teatro. La notizia è stata subito ripresa da un noto quotidiano, ben felice di poter evidenziare la notizia. Personalmente ritengo ci sia stata una campagna di stampa pregiudiziale da parte di un solo articolista, che ha creato purtroppo una vera e propria opera di disinformazione culturale. Dispiace inoltre dover smentire l’assessore Rodano, in quanto la grande messa in scena del Falstaff di Zeffirelli, con le bellissime e storiche scene ripristinate insieme a tutto il cartellone messo a punto dal maestro Colabianchi, hanno portato come risultato già il 10 per cento in più degli abbonati, e questo è un dato incontestabile che non si verificava da più di venti anni. Inoltre quello che viene presentato come una diminuito è in realtà il recupero e il rilancio del patrimonio storico-identitario dell’Opera di Roma, sia nel cartellone che nelle scene. In molti teatri internazionali stanno già facendo a gara per chiedere le scene del Falstaff, e così accadrà anche con le altre opere in cartellone. Ricordiamo che il Teatro dell’Opera ha un patrimonio inestimabile di scenografie storiche, che possono diventare se valorizzate e restaurate, una fonte di reddito come contenuto culturale, come oggetto d’arte, ma anche in termini di valorizzazione economica delle stesse. Dispiace pertanto che la consigliera Rodano e il consigliere Pelonzi non leggano le rassegne stampa per intero, e non siano stati presenti alla serata dell’inaugurazione, per verificare il grande successo e la grande capacità con cui il nuovo sovrintendente Catello De Martino ha saputo gestire l’inizio del rilancio.

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Al via il risanamento del Teatro dell’Opera

Category: Notizie
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