Il soprintendente ai beni arcgeologici di Roma, Angelo Bottini, ha autorizzato la realizzazione del progetto presentato dal Comune di Roma per i lavori di ripristino e sistemazione di piazza Napoleone al Pincio. Come sottolineato dal sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro, gran parte delle strutture archeologiche rinvenute saranno interamente coperte con tessuto non tessuto e pozzolana. La parte rimanente corrispondente a strutture marginali di una villa romana che affaccia sul Muro Torto, la cui porzione centrale era andata già distrutta dal progetto di risistemazione di Valadier, sarà coperta a solaio con una struttura sostenuta da dodici pali che dovranno corrispondere ove possibile, ai fori di carotaggio realizzati nel corso delle indagini archeologiche. Non possiamo che esprimere soddisfazione circa la conclusione della vicenda che riguarda la risistemazione del Pincio. Questo traguardo arriva dopo la revoca decisa dal Comune, dello sciagurato progetto di realizzazione di un parcheggio in quei luoghi, che avrebbe oltraggiato oltre all’opera di Valadier anche tutto l’ecosistema di Villa Borghese. Con questo piano si conclude in meno di due anni, una battaglia che voglio ricordare, era iniziata in I Municipio con la bocciatura del progetto in commissione Urbanistica, di cui allora ero componente. Una battaglia condotta insieme con Italia Nostra e con l’architetto Muratori, che cancella molti degli stereotipi negativi sulla destra e la qualifica come vera forza di governo.