Vittorio De Sica, è senza ombra di dubbio una delle personalità più importanti del cinema italiano e mondiale. Attore, regista e sceneggiatore, è considerato uno dei padri del Neorealismo ma anche uno dei grandi interpreti della Commedia all’italiana. E’ quindi con grande onore e in pieno accordo con i familiari, che è stato avviato l’iter in commissione Toponomastica che presiedo, per apporre una targa celebrativa presso l’ultima dimora di Vittorio de Sica a Roma, in via Aventina a San Saba. Un atto doveroso per onorare degnamente la memoria di uno dei più grandi testimoni del cinema italiano nel mondo. All’indomani dell’anniversario della sua scomparsa avvenuta trentacinque anni fa, il Comune non poteva mancare un appuntamento così importante. Anche se nato a Sora, il suo nome è legato indissolubilmente alla Capitale, sia per motivi familiari, sia per il fatto di aver scelto Roma come palcoscenico di alcuni dei suoi capolavori passati alla storia del cinema, da “Sciuscià” a “Ladri di biciclette”, senza dimenticare un gioiello come “Umberto D”. Un gesto simbolico ma di grande importanza, che valorizza il lavoro di De Sica in rapporto con la città, ribadendo a gran voce la sua appartenenza al patrimonio storico e culturale di Roma.