La costruzione del Muro rievocata da filmati in bianco e nero con cronache di sottofondo, poi la panoramica in 3D della barriera di cemento che scorre sui maxischermo. A terra spicca la costruzione di un segmento della linea di confine col filo spinato, mentre i monitor documentano la caduta del Muro con le picconate, e Paolo Frajese che fa la telecronaca al Tg1. Poi dietro un angolo si scorge una Trabant originale e tra il ricordo di Woijtyla e videoinstallazioni si arriva alla saletta cinematografica per assistere al video prestato dal Museo del Film di Berlino, con immagini toccanti di berlinesi. E’ questo il cuore della mostra “Via Libera – Viva la Libertà”, che ho inaugurato al Macro Future sabato scorso, come presidente della commissione Cultura del Comune di Roma insieme al sindaco Alemanno, per un primo evento per le celebrazioni messe in campo per ricordare i vent’anni dalla caduta del Muro. La mostra, visitabile fino al 31 gennaio, è abbinata all’altro evento espositivo “Apocalipse Wow”, rassegna collettiva dedicata ad artisti internazionali tra linguaggi pop, surrealismo e urban art.