In pieno accordo con i familiari e in qualità di presidente della commissione Cultura e Toponomastica, avvierò la prossima settimana l’iter per verificare la possibilità di intitolare una strada o un’area verde del Comune di Roma, alla memoria di Mario Zicchieri, la più giovane vittima degli anni di piombo ucciso il 29 ottobre del 1975 a soli sedici anni, con una scarica di fucile davanti la serranda della sezione Prenestino del Fronte della Gioventù, in via Erasmo da Gattamelata. E’ arrivato il momento dopo così tanti anni, e il riconoscimento di vittime del terrorismo tributato dallo Stato negli anni Ottanta, di colmare una delle tante lacune della nostra memoria rendendo giustizia a tutti quei ragazzi caduti giovanissimi, sotto il fuoco dell’odio politico. Nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa, desideriamo esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia di Mario, purtroppo considerato insieme a tanti altri, una vittima di serie B da condannare alla congiura del silenzio. Ancora oggi infatti i colpevoli di quell’efferato delitto non sono stati adeguatamente puniti. Anni terribili, corrosi dal fanatismo e dall’intolleranza reciproca, che auspichiamo non tornino più e che ogni forza politica deve assumere come monito per una pacifica e condivisa ricostruzione della storia italiana.