La notizia che il gran maestro Muti possa sciogliere le riserve e accettare l’incarico della direzione dell’Opera di Roma, puo’ essere il preludio per il ritorno all’eccellenza del Teatro Costanzi. Si aprirebbe una fase nuova che permetterebbe di riaffermare finalmente l’identita’ del teatro e del suo cartellone, sull’esempio di Verona che e’ uscita dalla crisi di pubblico e di gestione rilanciando le grandi opere della tradizione italiana e attraendo nuovi pubblici anche con la comunicazione esterna nelle stazioni ferroviarie.
Sono certo che con Muti sara’ possibile anche valorizzare le professionalita’ del teatro e i nuovi talenti, andandoli a cercare nel vivaio italiano. In piu’, con un nome cosi’ prestigioso, sono sicuro che anche grandi investitori privati vorranno, in un’ottica sussidiaria, investire nell’immagine del teatro e di Roma.