A distanza di giorni torniamo a parlare del taglio ai fondi per lo spettacolo, che aveva suscitato numerose polemiche tra gli addetti ai lavori. Ora finalmente possiamo dare notizie rassicuranti in tal senso, in quanto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ha adottato d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, un decreto che assegna a favore dello spettacolo sessanta milioni di euro, cifra che verrà suddivisa secondo le esigenze del settore. Il parziale reintegro del Fus permette di guardare con maggiore serenità ai prossimi passi da compiere, soprattutto quello di una riforma organica dello spettacolo dal vivo che preveda un pilastro istituzionale, per spiegare bene chi fa cosa, fra Stato, regioni, comuni, province e città metropolitane, nell’ottica di una stretta collaborazione fra centro ed enti territoriali. Con la grave crisi congiunturale, non possiamo che riconoscere l’impegno del Governo per il reintegro dei sessanta milioni di euro rispetto ai tagli previsti. Eravamo infatti tra quegli esponenti che avevano stigmatizzato l’eccessivo taglio di fondi al Fus definendolo un fenomeno di tafazzismo ed autolesionismo politico. Ora chiediamo al sindaco Alemanno di intervenire perchè tra le emergenze sia considerato il reintegro a sostegno del Teatro dell’Opera di Roma, e delle altre istituzioni culturali della capitale d’Italia. In generale siamo d’accordo col capogruppo Gasparri quando chiede un rinnovamento dei criteri di assegnazione dei fondi, soprattutto per quel che riguarda il comparto del cinema che ha visto finanziati fiaschi clamorosi, solamente perchè avevano il “bollino rosso” come garanzia di provenienza.