Dopo il successo mediatico dei Mondiali di Nuoto di Roma appena terminati, non si può che tracciare un bilancio positivo di questa manifestazione sportiva, a cui sono arrivati riconoscimenti da tutto il mondo per la grande professionalità con cui sono stati organizzati. E proprio partendo da questa entusiasmante avventura sportiva, stiamo già lavorando per costituire un comitato voluto dal Campidoglio, che in collaborazione con quello omologo del Coni, preparerà per l’anno prossimo le celebrazioni per il cinquantenario delle Olimpiadi del 1960 a Roma. L’iniziativa portata avanti dal delegato per il sindaco allo Sport Alessandro Cochi, non può che trovare il mio pieno sostegno. L’edizione del 1960 è importante per la storia dei giochi, perchè getta una porta verso lo sport moderno, basti pensare che per la prima volta le immagini delle gare vengono trasmesse in Tv in tutta Europa, e altra novità è l’avvento dei cronometraggi elettrici in alcune gare. Ma l’aspetto che si fa notare di più delle Olimpiadi di Roma sono le suggestive ambientazioni che utilizzano il fascino della Città Eterna, la Basilica di Massenzio ospita le gare di lotta, mentre la maratona prende il via dal Campidoglio e dopo aver percorso l’Appia Antica chiude sotto l’Arco di Costantino. Ricordare figure entrate ormai nella leggenda come l’etiope Abebe Bikila, il maratoneta che arrivò a Roma da sconosciuto e stupì tutti correndo a piedi nudi, o l’esordio di giganti della boxe come Cassius Clay e Nino Benvenuti, o ancora il grandissimo Livio Berruti che già nelle semifinali dei 200 metri eguagliò il primato mondiale, non solo sarà un’occasione eccellente per trasmettere ai giovani e a tutti i praticanti sportivi i veri valori dello sport pulito, in quella che ne fu un’epopea eroica, ma che sarà anche una splendida cornice e un preludio favorevole per rilanciare la candidatura di Roma ai Giochi del 2016.