Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, in merito ad alcune dichiarazioni di esponenti di estrema destra, è stato chiaro e non ha lasciato dubbi sulle sue parole. A Roma non ci sarà spazio per le cosiddette “ronde nere”, in quanto il disegno di legge non autorizza alcuna forma di vigilanza territoriale politicamente caratterizzata, in particolar modo se assume connotati estremistici e nostalgici. Personalmente come membro della commissione Sicurezza del Comune di Roma, posso aggiungere che non lasceremo nessuno spazio a ronde ridicole e grottesche in stile sturmtruppen, ma porteremo avanti un controllo del territorio da parte di residenti ed ex appartenenti alle forze dell’ordine, come ad esempio nel rione Esquilino, in un’esperienza sussidiaria mista tra pubblico e privato, che potrebbe portare ad una maggiore sicurezza nel rispetto della corretta interpretazione della legge vigente. Le perentorie parole del sindaco, che definiscono ancora una volta come inammissibili le ronde delle quali alcuni personaggi si vorrebbero far promotori, relegano ulteriormente al ruolo di mera polemica le dichiarazioni del centrosinistra. L’opposizione sta soffiando avventatamente sul fuoco della paura, cercando di far passare, sciocche ed ambigue iniziative dal sapore nostalgico, come un exemplum di riferimento. Né l’amministrazione, né il sindaco hanno mai accettato una sicurezza alternativa a quella ufficiale o un apparato parallelo alle forze dell’ordine. Non si devono quindi strumentalizzare a fini di propaganda le idee di altre persone o fantomatiche associazioni assolutamente lontane dall’amministrazione capitolina, e chiamarla in causa a torto coinvolgendola in una polemica già stroncata sul nascere dal sindaco.