Auto in sosta selvaggia, Colosseo sotto assedio, è quanto si trovano a vivere giornalmente i residenti del tratto finale di Via San Giovanni in Laterano, tristemente nota come Gay Street. Uno dei blog più seguiti, “Degrado Esquilino”, denuncia in una lettera aperta rivolta al sottoscritto, in veste di presidente della commissione Cultura, il degrado in cui versa questa strada, frequentata ogni notte da persone incuranti delle regole della convivenza civile. Secondo il blog, la Gay Street è sempre presa d’assalto a causa dei locali disseminati sul suo tracciato, tra schiamazzi, smog alle stelle e sosta selvaggia sui marciapiedi. Come presidente della commissione Cultura mi sono subito mosso contattando l’assessorato all’Ambiente e il delegato per il Centro Storico, per creare un’area di rispetto attorno alla zona archeologica del Ludus Magnus. La prossima settimana riunirò la commissione e se come credo la Soprintendenza non porrà veti, entro quindici giorni saranno collocati dei dissuasori di sosta, quasi certamente delle grandi fioriere, a cominciare dai marciapiedi del tratto iniziale di via Labicana. Ma le polemiche sembrano non calmarsi. Il presidente dell’Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo, chiede una pedonalizzazione dell’intera area, ma con serenità e disponibilità al dialogo voglio ribadire da subito che sono contrario alla pedonalizzazione della strada, come confermato anche dalla presa di posizione del I° Municipio che si è espresso contrario a questa risoluzione. Non ho nulla in contrario se la comunità omosessuale decide di incontrarsi in un punto preciso della città, ma da questo non può discendere un trattamento di privilegio e un provvedimento come quello della pedonalizzazione, molto contestato dai residenti, visto l’impatto che produce il grande affollamento davanti a un noto locale, punto di riferimento per la comunità gay della Capitale. Credo, pur ribadendo la disponibilità all’incontro, che l’orientamento sessuale non debba essere una discriminante né per avere un diritto in meno né per esigere un provvedimento in più, quello appunto della pedonalizzazione davanti a un locale commerciale come tutti gli altri, con la movida che ne consegue.