Ne avevamo parlato nei giorni scorsi ed ora è arrivato il momento. Il Teatro delle Arti è tornato a disposizione dei cittadini. Inaugurato nel 1937, dopo anni di incuria e degrado, è stato finalmente restaurato, non posso quindi che esprimere i miei complimenti alla Cassa Nazionale di Previdenza dei Ragionieri per l’accordo raggiunto, che porterà in dono al Comune di Roma la riapertura di questo luogo storico. L’aver salvato il Teatro delle Arti è una vittoria simbolica sotto tre punti di vista. La prima è culturale perchè si riapre un teatro in un momento in cui molti rischiano di chiudere. La seconda è storica, perchè si celebra il centenario del Futurismo attraverso la riapertura di un teatro futurista che fu aperto da Anton Giulio Bragaglia. La terza vittoria è rispetto a una visione sussidiaria della cultura che vede i grandi privati tornare a un mecenatismo positivo e disinteressato, e non come in passato legato ad interessi di backstage. Non posso come presidente della commissione Cultura che essere soddisfatto, anche perchè il raggiungimento di questo obiettivo rappresenta una delle tante conquiste dell’attuale Amministrazione, iniziata come una battaglia in I° municipio nel 2008, quando feci approvare una delibera per apporre vincoli sulla struttura che oggi finalmente torna al Comune.