Alle quotidiane farneticazioni dell’opposizione, che continua a dipingere una Roma che non esiste, parlando di una maggioranza in crisi e di inefficienza amministrativa della giunta Alemanno, rispondiamo oggi con i numeri del sondaggio Ipsos sul gradimento dei romani nei confronti dell’Amministrazione comunale. I numeri, sia dei sondaggi che delle elezioni, hanno la testa dura. Non si possono negare. E così, dopo la boria post-elezioni europee, in cui la sinistra aveva gridato, anche lì sbagliando clamorosamente, al sorpasso in termini di consenso elettorale nella Capitale, arriva il risultato del sondaggio Ispos che ratifica con decisione l’apprezzamento del lavoro svolto dal sindaco e dal governo capitolino dal suo insediamento ad oggi. Il sondaggio registra, infatti, un consenso in crescita nei confronti di Alemanno. Un netto +9% rispetto al mese di dicembre del 2008, arrivando a toccare la vetta del 60% di gradimento degli intervistati. Uno dei settori che ha riscosso più successo è stato, in particolare, quello delle attività culturali che hanno sostituito la Notte Bianca: Futurismo, Natale di Roma, Carnevale tradizionale, Romantica, Notte dei musei, Roma sotterranea e tutti i nuovi palinsesti messi in campo dalla giunta Alemanno. L’operato dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Commissione Cultura del Comune è stato infatti apprezzato dal 62% degli intervistati, segnando un +4% rispetto a sei mesi fa e superando addirittura il consenso personale del sindaco. Un risultato questo che non può non rendermi felice, perché dimostra che la via imboccata è quella giusta. Insieme ad Alemanno e Croppi abbiamo, infatti, deciso di adottare una nuova linea culturale, profondamente diversa da quella delle giunte precedenti. Si è puntato quindi sulla riscoperta e sulla reinterpretazione in chiave moderna delle tradizioni storiche della città, sulla creazione di circuiti culturali stabili al di là dei grandi eventi, su palinsesti innovativi e sulla trasformazione dei musei e dei luoghi archeologici in un nuovo e meraviglioso palcoscenico per romani e turisti. Una scelta vincente premiata dalla città ma indigesta alla sinistra di Rodano e compagni che, nonostante i numeri, si ostina ancora a difendere scelte assolutamente fallimentari e prive di senso, come il palinsesto vetero-sperimentalista deciso dall’ex direttore artistico del Teatro dell’Opera di Roma Nicola Sani.