Prosegue in maniera serrata la consegna degli impianti sportivi destinati ai Mondiali di Nuoto, in programa nella Capitale dal 17 luglio al 2 agosto. Ieri il sindaco Alemanno ha inaugurato il nuovo Polo Natatorio di Pietralata, in via del Tufo, che come gli altri impianti è stato realizzato con i fondi del Governo e delle istituzioni capitoline. I lavori per la costruzione dell’impianto sono iniziati nel luglio 2008 e la loro realizzazione è costata circa dieci milioni e seicentosettantanove mila euro. La struttura dispone di un impianto sportivo coperto, con una vasca da pallanuoto di trentaquattro metri per ventuno, una vasca di ambientamento, due palestre, spogliatoi per atleti e arbitri, tribune interne per una capienza complessiva di quattrocentocinquantasette posti. Il complesso sportivo esterno invece, è composto da una piscina olimpica di cinquantuno metri per venticinque, una predisposizione per una tribuna da cinquecento posti e una spiaggia perimetrale. La struttura, primo impianto comunale ad essere inaugurato, è perfettamente accessibile ai diversamente abili, con ingressi privi di barriere architettoniche, posti riservati in tribuna e servizi igienici dedicati. Con l’inaugurazione di questo impianto di Pietralata, viene consegnata alla città una struttura sportiva d’avanguardia che rimarrà, dopo i Mondiali di Nuoto, a disposizione del territorio e dei romani. La consegna del polo natatorio di Pietralata, cui si aggiungeranno nei prossimi giorni le altre due strutture di Valco San Paolo e Ostia, dimostra la capacità della giunta Alemanno di rimediare ai ritardi amministrativi accumulati dalla giunta precedente, garantendo la realizzazione degli impianti sportivi previsti nel quadro esigenziale dell’evento e smentendo definitivamente le polemiche innescate dalla sinistra romana negli ultimi mesi. Ci tengo infine a sottolineare, l’importanza sociale e di promozione della pratica sportiva che svolgeranno queste strutture nell’ambito del territorio, i cittadini romani potranno infatti usufruire degli impianti grazie alle convenzioni con la Federazione Italiana Nuoto ed il Comune di Roma, la cui definizione è all’esame della commissione sport che presiedo.