La Guardia di Finanza del comando Provinciale di Roma, mette a segno un duro colpo alla filiera del falso e al fenomeno della contraffazione capitolina. Circa seicentomila accessori di abbigliamento ed articoli di bigiotteria, delle più note marche quali Chanel, Gucci, Dolce e Gabbana. L’attività è stata sviluppata durante un servizio d’istituto finalizzato alla repressione dei traffici illeciti ed in particolare, a seguito di un controllo nei confronti di un esercizio commerciale sito nel quartiere Esquilino, gestito da un soggetto di nazionalità cinese. Questo maxi sequestro, è la prova che i commercianti cinesi fanno carta straccia delle delibere comunali che vietano l’ingrosso. Nel fare i complimenti al comando Provinciale della Guardia di Finanza, voglio far presente che proprio ieri ero stato dall’assessore Bordoni, insieme al collega municipale Stefano Tozzi e al delegato al centro Storico Dino Gasperini, per chiedere che attraverso la Prefettura, il Comune predisponga un’azione permanente in accordo con la Guardia di Finanza, per effettuare un censimento di tutte le attività del rione Esquilino, che vada a verificare e colpire non solo le violazioni amministrative ma anche e soprattutto quelle dove la Polizia Municipale non ha competenza. E’ cronaca giudiziaria decennale ormai, che decine di attività all’Esquilino, per lo più cinesi, siano gestite con società di comodo o prestanome, e abbiano dei corrispettivi giornalieri di entrata e uscita della merce, ovviamente dei falsi, in quanto in quei negozi non entra mai nessuno, e se non possono fare ingrosso -ma sappiamo che lo fanno- come possono sopravvivere? Chiedo pertanto al sindaco e al prefetto di inserire all’ordine del giorno del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, un piano speciale per il censimento e il controllo anche fiscale, di tutte le attività commerciali dell’Esquilino, che sono per la maggioranza cinesi.