E’ polemica sulla scuola elementare Carlo Pisacane, a cui la dirigente scolastica vorrebbe cambiare nome. L’istituto scolastico non sarebbe più dedicato all’eroe risorgimentale, esule mazziniano, combattente in difesa della Repubblica romana nel ’49, ma bensì al pedagogo giapponese Makiguchi Tsunesaburo, una scelta che suscita malumori tra genitori e politici. E’ importante ricordare che la scuola elementare ubicata nel popoloso quartiere di Tor Pignattara, conta quasi il 90% di alunni immigrati, e forse questo ha portato erroneamente la preside e il consiglio d’istituto, a formulare questa proposta. Personalmente ritengo che cambiare nome alla scuola elementare non sia una scelta che possa essere delegata soltanto agli organi interni di istituto. Il nome di una scuola è infatti parte di un tessuto identitario che struttura e costruisce la consapevolezza di appartenere a una nazione. Pur rispettando il pedagogista Tsunesaburo Makiguchi, il nome dell’illustre patriota italiano, è parte integrante del Risorgimento italiano, soprattutto in una zona dove la toponomastica ci parla di grandi condottieri che hanno contribuito a scrivere pagine di storia poco studiate e poco lette sin dalle elementari. Il razzismo non c’entra nulla e anzi, se c’è qualche elemento di razzismo, questo va rintracciato nell’ossessione multietnica sostenuta dalla sinistra. Esprimo pertanto la mia solidarietà alle mamme della Pisacane diventate ormai un simbolo, e annuncio la presentazione di una mozione nel prossimo Consiglio comunale al fine di far esprimere l’aula Giulio Cesare contro una simile assurdità e per il mantenimento dell’attuale nome alla scuola.