Nei giorni passati avevamo affrontato da queste stesse pagine, l’argomento inerente il progetto di realizzazione della Casa della Cultura a Ostia. Una delegazione di cittadini del Municipio XIII, aveva interrotto una seduta di Consiglio in segno di protesta, in quanto convinti erroneamente che non sarebbero stati conivolti in questo progetto culturale. Come promesso, in veste di presidente della commissione Cultura, ieri ho convocato una commissione per poter affrontare il problema. La disponibilità dimostrata ieri nell’incontrare i rappresentanti del comitato che sostengono il progetto sull’uso funzionale degli spazi dell’ex Colonia Vittorio Emanuele, dimostra che non c’è nessuna voglia di imporre alcunché. Pur rispettando i desideri dei comitati, riteniamo che il municipio debba essere la sede sovrana nella quale decidere quale sarà la destinazione finale degli spazi della struttura, anche se, come mi sono impegnato a fare, chiedero la convocazione di una commissione congiunta Cultura-Lavori pubblici per garantire la massima trasparenza nella riconfigurazione della ex colonia. Un eccesso di zelo in quanto, come confermato dagli uffici tecnici, in passato era prassi che gli assessori modificassero con semplici Dd, senza passaggio né in commissione né in aula, i progetti definitivi già approvati. Invito quindi i colleghi dell’opposizione Masini, Alzetta e Stampete, a non enfatizzare una modifica che risponde anche all’urgenza del trasferimento momentaneo dell’Ufficio tecnico del Municipio XIII, all’interno dell’ex colonia. In ogni caso ribadisco che se il municipio dovesse trovare una sintesi diversa, sarà una decisione che verrà tenuta nella massima considerazione.