Siamo alle solite. La sinistra non è in grado di portare avanti le proprie iniziative in maniera consona, senza ricorrere alle consuete manifestazioni di gente esagitata che non conosce le regole del vivere civile. Mi riferisco a quanto accaduto lunedì 20 aprile presso la sede dell’assessorato alla Cultura di Roma, sito in piazza Campitelli. Una cinquantina di ragazzi del Cantiere Sociale di Ostia, con un vero e proprio atto di violenza, sono riusciti ad entrare nella stanza dell’assessore Umberto Croppi, appoggiando due bottiglie di acido muriatico sulla scrivania e attaccando uno striscione fuori la finestra con su scritto “Conquista spazi difendi la cultura”. Con il loro atteggiamento, palesemente prevaricatorio, i comitati hanno costretto l’assessore a barricarsi in altra stanza, e solo dopo pochi minuti è riuscito ad uscire dall’assessorato per iniziativa personale. Il contendere è l’ex colonia Vittorio Emanuele di Ostia, uno spazio a cui il Municipio XIII ha cambiato destinazione d’uso. Come presidente della commissione Cultura, voglio ribadire che dopo essere stati rappresentanti dell’iniziativa di mediazione con il Municipio, gli occupanti abusivi dell’ex colonia Vittorio Emanuele di Ostia non hanno alcun titolo per fare rivendicazioni di alcun tipo su uno stabile di proprietà del Comune, la cui destinazione d’uso è stata modificata con un atto di indirizzo del Consiglio municipale anche se bastava soltanto una direttiva dell’assessore Ghera agli uffici competenti. Pertanto, sebbene queste realtà fossero ormai convinte di essersi assicurate anche l’ex colonia come gli oltre trenta centri sociali ottenuti durante gli anni di Veltroni, rispondo che non è possibile alcun dialogo e trattativa con chi utilizza la cultura della violenza e della sopraffazione per far valere le proprie ragioni. Ci indigna il silenzio del Pd sulla vicenda di questa ex colonia di Ostia, mi chiedo quindi perchè il capogruppo Umberto Marroni, non condanni simili atteggiamenti. In merito al tavolo di confronto interistituzionale che viene rivendicato come un presunto successo, voglio ricordare che era stato già previsto dalla commissione Cultura nei giorni scorsi, e sarebbe stato convocato ugualmente a breve, senza bisogno di simili aggressioni. Esprimo la piena solidarietà all’assessore Croppi, del quale è stata fraintesa la disponibilità al dialogo scambiandola con arrendevolezza, chiedo quindi che i responsabili delle occupazioni, vengano denunciati e rispondano davanti alla giustizia dei loro atti.