A due mesi dal Gay Pride, la sfilata dell’orgoglio omosessuale, già partono le polemiche. Polemiche sterili portate avanti dall’opposizione in maniera arrogante, in quanto si pretende di imporre una manifestazione che mette in mostra una sfilata al limite dell’atto osceno in un luogo pubblico. Ieri infatti il sindaco Gianni Alemanno, ha fatto presente che il Comune non darà il patrocinio al Gay Pride, in quanto manifestazione di tendenza in cui ci sono delle richieste specifiche che non sono condivise da tutti. Mi chiedo perchè non viene cambiato il nome del corteo, magari in Gay-normality, ritengo infatti che la stragrande maggioranza degli omosessuali non abbia bisogno di una sfilata che ricorda molto una parata burlesca del circo, più che l’affermazione di certi diritti. Molte persone poi, vivono la loro omosessualità in maniera serena, senza andare necessariamente in giro vestiti con abiti provocatori, quando non nudi, compiendo atti osceni dai carri. Non è con lo scandalo che si conquistano certi diritti. L’appello che lancio dunque alle associazioni omosessuali, è di liberarsi da chi vuole a tutti i costi strumentalizzare certe manifestazioni per propri fini, e non si cura invece dei reali problemi legati all’omosessualità. Per la serie, molto rumore per nulla…