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A margine di quanto detto ieri in merito alla presentazione del primo anno di giunta Alemanno, vorrei approfondire quanto di positivo è avvenuto anche nel campo culturale, che mi tocca da vicino come presidente della commissione Cultura del Comune di Roma. Va infatti detto che, nonostante la resistenza di alcune cittadelle della cultura in cui il sindaco si chiama ancora Walter Veltroni, i risultati del primo anno della giunta Alemanno nelle politiche culturali è a dir poco positivo. Non posso infatti non sottolineare i traguardi raggiunti in riferimento alle grandi mostre, nonché al successo, non solo dell’Estate Romana, da molti data per spacciata e priva di eventi rilevanti, ma anche dei nuovi palinsesti culturali, messi a punto anche grazie al contributo propositivo della commissione Cultura che presiedo. Grazie alla fiducia accordata dall’assessore Croppi, la commissione ha contribuito alla rinascita del Natale tradizionale romano, al ritorno del Carnevale, nonché alla valorizzazione delle celebrazioni legate al Natale di Roma con l’evento “Romagnificat”. Con questi tre importanti eventi si è affermata una nuova linea guida culturale, che vede la rivalutazione delle tradizioni popolari, rivisitate sotto la luce della modernità. Un nuovo ed inedito corso in campo culturale che non si è preoccupato di gestire l’effimero. In solo sei mesi siamo riusciti ad istituire un circuito culturale stabile e duraturo denominato “Roma in scena”, un progetto nato da una delibera consiliare votata all’unanimità, per questo ringrazio l’opposizione che ha saputo capire l’importanza e il valore di questo progetto. “Roma in scena” costituisce un circuito di animazione teatrale e musicale che coinvolge sia i Musei Capitolini che le aree archeologiche gestite da Zètema e dalla Soprintendenza. Il progetto darà la possibilità, sia a compagnie teatrali affermate che a giovani talenti, di potersi esibire in contesti dalla bellezza senza eguali. Ci tengo a sottolineare il successo riscontrato dal bando pubblico già svolto, per il quale sono state presentate oltre duecentottanta offerte culturali. In conclusione voglio porre l’accento sulle scelte in campo culturale fatte dal sindaco, con storici cambiamenti di roccaforti di sinistra, vedi il Teatro dell’Opera, una delle istituzioni culturali più prestigiose della città, dove da poco è stato nominato alla guida il maestro Nicola Colabianchi, un rinnovamento necessario che mi auguro si estenda anche ad altre istituzioni come nel caso dell’Auditorium Parco della Musica, dell’Ente Biblioteche e del Teatro di Roma.  

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Bilancio positivo sulla cultura, nel 1° anno di giunta Alemanno

Category: Notizie
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