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Dopo tante polemiche che si sono susseguite nei giorni scorsi, in merito alla situazione di difficoltà in cui versa il Teatro dell’Opera di Roma, siamo giunti agli atti finali. La procedura di commissariamento dello storico teatro è stata avviata. Io personalmente lo considero un atto dovuto, a fronte delle notizie emerse rispetto ai gravi deficit di bilancio, e alla discutibile linea artistica affermata negli ultimi anni. Sono fiducioso che si troverà la soluzione adeguata, che il sindaco Alemanno di concerto con il ministro Bondi stanno cercando, per garantire i lavoratori del teatro, la stagione e il rilancio dello stesso teatro di eccellenza. Per questa ragione ritengo avventato, pur nel rispetto delle libertà sindacali, l’annuncio dello sciopero che rischia di far saltare la messa in scena di “Ifigenia in Aulide” e de “Il re nudo”, perchè danneggia il dialogo sindacale, i lavoratori e lo stesso Teatro dell’Opera. Un conto è la difesa sacrosanta dei diritti dei lavoratori, sui quali il sindaco ha dato ampie garanzie, e un altro è il peristere di uno status quo che ha portato a questi risultati. Va detto che questa procedura non dovrà necessariamente, come sottolineato dal sindaco Alemanno, concludersi tra quindici giorni con un commissariamento, se in questo periodo si arriverà ad un chiarimento sulla governance e sui costi economici del Teatro dell’Opera. La nostra intenzione principale, lo voglio ricordare, rimane quella di un profondo rilancio del teatro, e proprio in quest’ottica il sindaco ha proposto al maestro Muti di assumere la direzione musicale del medesimo.

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Teatro dell’Opera, avviata procedura di commissariamento

Category: Notizie
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