La Casa delle Bambole, storica bottega di riparazioni di bambole antiche sita in via Magnanapoli, dovrà trasferirsi a seguito dello sfratto. L’incontro che si è svolto ieri e che ha visto il Campidoglio fare da intermediario tra la nuova proprietà e la famiglia Cesaretti, non ha portato all’esito che i restauratori di bambole antiche speravano. Come presidente della commissione Cultura nelle settimane scorse mi sono attivato per poter scongiurare la chiusura del negozio, che rientra in un discorso più ampio che sto portando avanti da tempo, relativo alla salvaguardia di tutte le botteghe artigianali storiche, che si trovano sul nostro territorio cittadino. La Giunta Alemanno ha tentato fino in fondo una mediazione con la proprietà, la quale si era detta disponibile ad attendere trenta giorni solo in caso fosse venuta in possesso del locale, e comprensibilmente la signora Cesaretti titolare del negozio ha fatto un’altra scelta -incatenandosi alla porta del negozio- che sosteniamo da un punto di vista umano e personale, ma che dal punto di vista istituzionale non possiamo legittimare in quanto andremmo a colpire il diritto di proprietà. In ogni caso la posizione della nuova Amministrazione è stata trasparente, tanto da aver offerto un nuovo locale dove poter continuare la storica attività. Per il futuro però ci sentiamo di lanciare un appello al sindaco di Roma, affinché in questa fase di bilancio finanzi il sostegno delle botteghe storiche per intervenire in aiuto a quelle decine di negozi che rischiano lo sfratto per l’altissimo mercato degli affitti. Si tratterebbe di una situazione tampone in attesa dell’approvazione del protocollo d’intesa tra la grande distribuzione e le botteghe storiche, con la gestione del Comune di Roma, che potrebbe rappresentare una risposta sussidiaria e strutturale al problema.