Ieri durante la seduta di Consiglio comunale, abbiamo assistito al consueto “teatrino delle marionette” da parte degli esponenti del Pd, un atteggiamento irresponsabile e poco consono da parte di chi per lunghi anni ha governato la Capitale. L’approvazione del bilancio capitolino è partita in salita, e quello che ieri doveva essere il primo atto di una lunga maratona, si è risolto con una bagarre scandita da grida e insulti, che ha interrotto continuamente i lavori d’aula. Dopo aver intonato le parole della canzone “Bella ciao”, tanto per non perdere il vizio di strumentalizzare ogni cosa, i consiglieri del Pd si sono seduti al centro dell’aula Giulio Cesare sventolando dei cartelli con scritte pretestuose. Voglio ricordare all’opposizione, che la discussione unica su un pacchetto di tredici delibere è una prassi già adottata in passato, proprio da quegli esponenti di sinistra che in passato hanno governato Roma. E’ veramente un fatto di infantilismo politico protestare contro una procedura prevista da regolamento più volte adottata dall’ex sindaco Veltroni. Esprimo inoltre ironica e convinta solidarietà a Marroni per le dichiarazioni del gruppo Pd, che in maniera stalinista rinnova la fiducia al suo capogruppo dopo averlo sfiduciato apertamente, definendo inutile la sua azione da mediatore. In vent’anni non si era mai vista un’occupazione così oltraggiosa dell’aula.