In questi giorni alcuni esponenti di sinistra, in particolare l’assessore regionale alla Cultura Giulia Rodano, hanno avuto il coraggio di muovere accuse infondate al Comune di Roma, affermando che il Sindaco Alemanno finanzi soltanto i grandi eventi, tralasciando tutte le piccole realtà. Non posso che sorridere ironicamente alle affermazioni dell’assessore Rodano. Se avesse assunto informazioni più precise dai suoi colleghi che rappresentano l’opposizione in aula Giulio Cesare, avrebbe scoperto che proprio in questi giorni è partito il bando pubblico rispetto all’istituzione di un nuovo circuito culturale basato aull’animazione teatrale nei musei e nei siti archeologici di Roma. Un circuito di tessuto culturale che dà la possibilità, non soltanto ai grandi nomi e alle grandi compagnie teatrali, di accedere ai finanziamenti e ai progetti di medio livello e che crea nuovi spazi a disposizione anche di quelle realtà culturali che non hanno sedi per esibirsi. Questo nuovo “network” culturale denominato Musei in Scena, oltretutto nasce da un percorso costruito dal basso, che è partito dalla commissione che ho l’onore di presiedere, anche grazie alla collaborazione di Zétema, e da una delibera approvata all’unanimità in Consiglio comunale il gennaio scorso. E’ la prima volta, grazie alla fiducia e alla collaborazione dell’assessore Croppi, che la commissione Cultura può progettare e realizzare addirittura un nuovo circuito culturale, diverso da quello esistente nel passato recente, quando potevano esibirsi solo gli amici di Bettini, Fuortes e Veltroni. Invito quindi l’assessore Rodano a riconsiderare il suo giudizio, fermo restando che Roma non può abdicare al suo ruolo di capitale europea, l’importante è che le linee guida dei grandi eventi come sta accadendo, siano orientate alla riscoperta delle tradizioni romane e alla sfida dei linguaggi contemporanei, come per il Futurismo e le prossime iniziative che non posso anticipare ma che assicuro saranno di grande livello.