La salvaguardia delle tradizioni popolari, è fondamentale per una società che non vuole dimenticare le proprie radici culturali. Sicuramente una peculiarità delle tradizioni romane sono gli stornelli, una forma di canto popolare pittoresca, con una caratteristica precisa dello sfottò e della saggezza popolare. Uno dei maggiori interpreti di questo genere musicale è stato Alvaro Amici, cantante autodidatta, che inizia a farsi conoscere cantando nei ristoranti e nelle strade romane, dove canta anche delle serenate. Ora a distanza di sei anni dalla sua morte, come presidente della commissione Cultura di Roma, nei giorni scorsi ho convocato un’audizione con l’associazione Alvaro Amici, reduce di uno sfratto che gli ha fatto lasciare la storica sede di via del Velabro, dopo quasi venti anni di attività. L’associazione in sede di seduta, ha illustrato il fondo e il patrimonio in suo possesso del cantante romano, ed ha chiesto l’intitolazione della rampa di scale e l’apposizione di una targa nei pressi dove si è svolta la sua attività artistica. La commissione Cultura ha approvato all’unanimità l’avvio dell’iter per l’intitolazione della rampa di scale presente in via del Velabro o dell’apposizione di una targa nei pressi. Inoltre sarà avviata una ricognizione sul patrimonio comunale, coinvolgendo l’assessore Antoniozzi e il Gabinetto del sindaco, al fine di trovare una sede tra il rione Garbatella, dove l’artista era nato, ed il centro storico dove il popolare rappresentante della tradizione canora romana ha vissuto e cantato.