Ho avuto il piacere di conoscere Pistorius a margine della conferenza stampa di oggi in Campidoglio e ho avuto conferma dell’idea che mi ero fatto di lui nonostante il filtro del circo mediatico. Un ragazzo apparentemente normale, che quando parla ti fa capire con la sua umanità e determinazione quanta forza di volontà ci sia voluta per scardinare le categorie abile/disabile. Ma c’è molto di più nella scelta di Pistorius. C’è l’eterna sfida tra l’uomo e la tecnica. Con la tecnica piegata alla volontà dell’uomo, come Junger docet. Un esempio. E basta con la cultura del piagnisteo dopo Pistorius, i disabili siamo noi.
Ps l’uomo con la benda, in stile capitan harlock, che si intuisce nella foto accanto a Guidi ovviamente sono io…