Finalmente uno scontro alla pari su grandi temi urbanistici, il parcheggio sotto il Pincio, il Foro italico, Via Nazionale… Finalmente un sindaco che non si genuflette ai poteri forti anche se hanno grandi giornali, che pensa a tutelare non solo Roma hic et nunc, ma per il futuro. Finalmente una destra che incarna quel partito della bellezza, della modernità e della fermezza che serve adare a Roma uno sviluppo di modernità e restauro.
Già lo sento il coro ipocrita che cicaleggia…il partito del non fare…un’opera indispensabile… il conservatorismo passatista… cazzate… siamo per la metro, le infrastrutture, l’uso e il vissuto nelle aree archeologiche (mentre qualcuno le lascia in abbandono con la scusa dei fondi) le grandi opere…ma le esigiamo belle, non solo funzionali, opportune e trasparenti nella realizzazione…insomma il contrario di quello che è avvenuto con la cappa di potere rutel/veltroniana per 15 anni. Più di un decennio a subire grandi interventi inutili, dannosi, fuori scala fuori contesto. Opere imposte da sindaci megalomani ignoranti e dai grandi costruttori che guarda caso, sono anche grandi editori…insomma solo in Italia, solo a Roma. Solo fino all’aprile scorso. Roma cambia. Qualcuno se ne faccia una ragione.
Ps Questa vicenda dimostra anche quanto sia prezioso l’oscuro lavoro dei municipi. Il primo atto ufficiale di contrarietà espresso da un ente locale fu il parere della commissione urbanistica del muncipio Roma centro storico, lo scorso anno. Un parere che nacque, fortemente voluto, dal sottoscritto, da Mario Staderini e da Francesca Santolini dei Verdi. Come scrive Tolkien “Tale è il corso degli eventi che muovono le ruote del mondo: Che sono spesso le piccole mani ad agire per necessità, mentre gli occhi dei grandi si rivolgono altrove…” Ed è certo che in questa storia più di qualche grande si era distratto…