Presidente della commissione cultura, sport, politiche giovanili e comunicazione. Chi? Lui? Io ? Io?!? Io! O meglio noi…noi che negli anni ’70 con i campi Hobbit abbiamo dimostrato agli intellettuali organici, ai teppisti odiologici, ai conformisti sinistri che esisteva una cultura di destra; noi che negli anni ’80 con Morbillo e i fumetti nelle scuole al posto dei ta ze bao abbiamo dimostrato, a chi si faceva solo i cazzi suoi nei caldi piumini del disimpegno, che esisteva una satira e creatività non conformista; noi che negli anni ’90 abbiamo dimostrato che era possibile diventare egemoni nelle scuole e università portando Junger, Marinetti, D’Annunzio alla Sapienza e far diventare Ministro dei govani un hobbit della Garbatella. Ora quelle due generazioni, la prima rappresentata da Croppi, l’assessore alla cultura, e l’altra dal sottopostato, hanno un compito immane. Un onore e un onere. Non c’è nulla di individuale in questi incarichi. Dovremmo dimostrare che esiste una cultura per tutti, che si rivolge a tutti, che è di tutti. Come fotoelettriche impazzite illumineremo i cieli scuri del conformismo, cercando stelle mobili. La miccia è accesa. Si attende l’esplosione. E non ci saranno notti bianche ma notti in bianco di fervente ricerca per dimostrare che esiste un fiume carsico delle mille culture e tradizioni che si immerge ma che è pronto a riemergere improvviso per dimostrare che passato e futuro sono contemporanei. Non c’è nulla di immobile nella nostra moderna intuizione della vita…