Mi accorgo solo oggi, eppure spesso leggo Il Foglio, di questa ricostruzione nel solito colorito slang romanesco di Stefano Di Michele. E non certo perché vengo citato (anche se quell’intervista fece storia anche tra i nostri) bensì, perché Stefano è un ottimo giornalista con il solo difettuccio di essere di sinistra. Ma una sinistra che ha superato l’antifascismo di maniera e che anzi cerca ciò che unisce e non ciò che divide. Ho trovato davvero simbolica questa storia a posteriore della destra. Molto precisa e puntuale, una sorta di storiografia de’ noantri. Bravo Stefano se la sinistra vivesse il confronto politico con maggiore serenità magari non avrebbe perso. Per fortuna sono tutti ridicolmente aggrappati al passato perché allora si poteva evitare il confronto politico semplicemente alzando il cartello della pregiudiziale antifascista. Oggi non più. A chi Roma? A noi…romani.