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La conobbi al tempo della Commissione Stragi, era il 1999. Io ero l’ufficio stampa del gruppo di An in Commissione, lei già una giornalista conosciuta che seguiva le commissioni d’inchiesta. Una figura del tutto decontestualizzata rispetto al grigiore di palazzo San Macuto. Con quei suoi vestiti a fiori, sempre curata ed entusiasta della vita e del suo lavoro. Poi vennero gli anni del Dossier Mitrokhin, gli scoop, le liste e lei che ti telefonava e ti chiedeva…” ma questo c’è… e questo ?” Insomma un segugio, una giornalista investigativa.  Quindi la Commissione Mitrokhin, le audizioni segretate, le migliaia di documenti classificati dei servizi segreti di tutto il pianeta  e lei sempre lì a cercarti, chiederti, indagare per trovare la verità, non la tesi. Alla notizia della sua incredibile morte mi è balzato in mente, improvviso, l’episodio della morte del colonnello Bonaventura. Un infarto fulminante poco prima di venire audito in Commissione. Grazia, come un pò tutti noi, non si voleva arrendere al fatto che potesse essere solo una micidiale coincidenza. E indagò. Come era stato ritrovato, da chi, se la porta era chiusa a chiave dall’interno. Ecco questo incredibile sillogismo mi ha fatto cedere per un attimo alla suggestione dietrologica che magari stesse indagando su qualcosa di grosso e che avesse trovato lo scoop della sua vita. La realtà , purtroppo, è più banale. Furono, comunque,  giorni bellissimi. Poi arrivò il 2006 e la cappa del centrosinistra, a cui certo non interessava accertare che durante il nostro interminabile dopoguerra i servizi di tutto il mondo avevano giocato a scacchi sul territorio italiano. Ci perdemmo di vista per un pò… ogni tanto ci incontravamo e lei era incredibilmente sempre più curata e viva. Ricordo una immagine, come una visione… lei che attraversa il ponte in bicicletta per andare a Piazza Mastai a lavorare… la voglio ricordare così e sperare di vederla ancora traversare quel ponte in una bella giornata di sole.  Ciao, Grazia…queste sono le ultime parole che hai scritto…ciao gdd

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SERVIZI SEGRETI: RUTELLI (COPASIR), ESERCITEREMO TUTTI I POTERI PREVISTI =
A BREVE AUDIZIONI RESPONSABILI AGENZIE SICUREZZA Roma, 28 mag. – (Adnkronos) – Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica “esercitera’ attivamente” tutti i poteri previsti dalla legge di riforma dell’intelligence varata nel 2007 dal governo Prodi, “con l’obiettivo di contribuire a rendere sempre piu’ efficace il sistema di sicurezza del nostro paese”. E’ questa l’intenzione manifestata all’unanimita’ dai componenti del Copasir riunito oggi per la prima volta ad una settimana dall’elezione a presidente del senatore Francesco rutelli.Il presidente rutelli ha svolto una relazione introduttiva sul metodo di lavoro e sui primi impegni da affrontare, soffermandosi in particolare sulla necessita’ di “giungere rapidamente -attraverso la definizione dei regolamenti- alla piena attuazione della legge di riforma” dei servizi segreti approvata a trent’anni di distanza dalla legge 801 del ’77.A partire dalle prossime settimane, il Comitato per la sicurezza convochera’ le audizioni dell’Autorita’ delegata e dei responsabili delle agenzie di sicurezza. Dalla riforma i poteri del Copasir escono rafforzati. Il Comitato potra’ togliere il segreto di Stato su determinati documenti, se tutti i suoi membri sono d’accordo. La riforma stabilisce inoltre che il segreto di Stato abbia una durata di 15 anni, rinnovabili di altri 15 con un apposito decreto del presidente del Consiglio. La nuova legge ha sostituito il Sismi, il servizio segreto militare, il Sisde servizio segreto civile e il Cesis, Comitato di coordinamento con Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise), Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi) e Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), a capo del quale e’ stato nominato il prefetto Gianni De Gennaro.

(Gdd/Pn/Adnkronos) 28-MAG-08 18:21 

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Addio Grazia, ho perso un’amica, abbiamo perso una grande giornalista…

Category: Notizie
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